I miei libri e le mie poesie

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A cura di Veronica Sciacca

veronica sciaccaNata a Siracusa in una famiglia medio borghese il 20 Febbraio 1978, Veronica Sciacca scopre l’amore per la letteratura e la poesia a soli dodici anni dopo un evento tragico che cambia totalmente e radicalmente tutta la sua vita. Colpita da un angioma al midollo spinale, si trova ad affrontare una realtà completamente diversa a quella a cui era abituata. Resa tetraplegica dalla frattura spinale causata dall’angioma, Veronica si ingegna ed impara nuovi modi per fare le cose, così comincia a scrivere poesie e romanzi con le labbra. Non appena lascia il centro riabilitativo di Vicenza in cui è rimasta come degente per più di un anno molto duro, intraprende un rapporto riabilitativo nella sua bella Sicilia con l’AIAS di Siracusa e successivamente con l’AIAS di Melilli adesso chiamata CSR. Incontra attraverso la Fisioterapia domiciliare che eroga il CSR, la sua ancora attuale Fisioterapista “Clara Scarfì,” che la sprona a provare a pubblicare le sue Opere poetiche e narrative. Così nell’Agosto 2014 Veronica pubblica il suo primo Romanzo “I don’t know” con la Casa Editrice “Gruppo Albatros Il Filo.” Nel 2015 pubblica “Riflessi105” un’Antologia di poesie insieme ad altri scrittori contenente 7 sue poesie con la Casa Editrice “Pagine:- Poeti e Poesie.” Nel Giugno 2016 pubblica il suo nuovo ed appassionante Romanzo “La cripta degli scheletri” con la Casa Editrice “Libreria Editrice Urso.” Senza il sostegno e l’aiuto della sua Fisioterapista “Clara,” oggi Veronica non avrebbe realizzato il suo sogno di fare la Scrittrice.

Poesia
Spettatori silenti
In silenzio, chiusa in una stanza, tace curando le ferite sul corpo martoriato.
Una spinta, un pugno, sfaldano l’involucro di un anima fragile.
Non vi è ribellione, ma solo paure.
Silente trema il cuore, ciò che sente è amore per chi uccide il suo essere.
Chi sa tace, indifferenza che ferisce più della violenza subita.
Dalle labbra si riversa una goccia amaranto, i pugni chiusi in posizione fetale, gli occhi rivolti al cielo in una preghiera.
Una richiesta d’aiuto che urla senza parole, scritta con il sangue versato sotto i calci ricevuti.
L’amore e la paura trattengono, proteggono l’aguzzino.
Le ragioni del cuore prevalgono sulla razionalità.
Il coraggio viene a mancare, non vi è via d’uscita, intrappolata in quell’amore che non è amore.

Veronica Sciacca

Poesia
Il viaggio e la speranza…
La carezza del vento porta in se l’eco di vite lontane,
approdano come gocce d’ambra sul suolo ignoto.
Pelle d’ebano scintilla sotto l’ardente sole,
occhi smarriti osservano un nuovo orizzonte speranzosi.
Dal nulla, un vagito si impone, odi la vita.
Odi il cuore pulsante nel pianto di una terra devastata che non vuol morire.
L’istinto, la sopravvivenza prevalgono sulle paure.
La mano protesa verso il fratello sconosciuto.
Fra le pieghe del volto quante storie si celano, quanto dolore.
Il capo si volta indietro in un addio che uccide l’anima.

Veronica Sciacca

 

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