Poesia a cura di Veronica Sciacca:
In punta di piedi, senza far rumore, mi celo dietro una eclissi
Immobile, solitaria, osservo le luci di una vita immaginaria.
Nell’invisibilità vi sono lacrime
trasportate dal vento.
Si trovano nel cuore sbalzi d’umore
che inducono malinconie.
Il tempo scorre all’inverso per poi
catapultare all’infido presente che artiglia
l’anima come una tigre inferocita.
Questa vita non avvisa, ti lascia
devastata fra le macerie di un caos che non dà scampo.
Ricuci ferite che non smetteranno mai di sanguinare nascondendo le carni deturpate.
Tutto tace, in un assordante urlo silente
dipinto su tela, in cui mi specchio come fossimo due gocce d’acqua del medesimo dolore
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