Il piccolo colibrì

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Sulle montagne rocciose di una nazione Canada, papà colibrì badava a non far mancare nulla alla sua giovane compagna che covava le prime uova ….Ansioso andava avanti e indietro alla ricerca dei cibi più prelibati per nutrire la sua innamorata finchè un bel giorno, mentre osservava mamma colibrì, le uova si schiusero.

Nacquero tre piccini Alice, Silas e Roy.

Papà colibrì, pianse di gioia nel vedere la sua piccola nidiata. Erano gli uccelli più belli che avesse mai visto….Con il passare dei giorni, i suoi figlioli crebbero, Alice e suo fratello Silas si liberarono in cielo seguendo papà e mamma Colibrì. Ma Roy era così spaventato, il vuoto in cui doveva saltare per raggiungere i fratelli gli fece girare la testa. Papà colibrì atterrato vicino al suo gracile figliolo disse: “Quando sarà il momento giusto, anche tu volerai !”.

Roy guardò il padre e aggiunse: “Dici davvero?”

” Certo figliolo, puoi scommetterci !”

Un dì, che mamma e papà colibrì erano distratti, Alice e Silas deridendo il fratello più piccolo, lo sfidarono a dimostrare di che pasta fosse fatto, continuando a cinguettargli in coro: “Pappa molla, pappa molla! Nanananana…..”

Roy deglutì, mentre Silas esordì dicendo: “Dimostriamoci che non sei una mammola!”

” In quale modo?” chiese il piccolo colibrì

” Il primo fra noi due che arriverà al nido dell’aquila reale portando di ritorno da esso una sua piuma, sarà dichiarato il coraggioso fra i coraggiosi, e noi non ti prenderemo mai più in giro !”

“Giuro!”.

Esclamo Alice imitata da Silas. Spaventato a morte Roy accettò.

Le vertigini lo pervarsero, non aveva mai osato librarsi in volo, ma non poteva nemmeno tirarsi indietro.

” Su raggiungimi, Pappa molla!” affermò spavaldo Silas già in volo verso il nido della possente aquila reale.

Roy non riusciva a staccarsi dal suolo terrorizzato, quando nell’area si udì il grido dell’aquila .

Il grande rapace volava in picchiata puntando su Silas . Roy non ci pensò due volte, accorse in aiuto del giovane fratello. Non si rese nemmeno accorto di ciò che stesse facendo, distrasse il gran pennuto da Silas che cominciò ad inseguire Roy tra le alte pareti rocciose. Silas si andò a rifugiare vicino ad Alice che urlo al fratello ” Dobbiamo aiutarlo!”.

Ma Silas, non aveva nessuna intenzione di uscire di nuovo allo scoperto.

“Codardo!” lo ammonì la sorella guardandolo con disprezzo.

“Roy non ha esitato un attimo per venire a salvarti!”.

Papà colibrì accortosi di ciò che stava avvenendo, corse in soccorso del piccolo Roy.

Ci fu un gran inseguirsi, il grido dell’ aquila si perdeva in un eco spaventoso fra i pendii rocciosi.

“Vola Roy, vola piccolo mio, siamo quasi in salvo!!!” disse papà colibrì.

Roy ubbidì, volando più veloce che potè, finchè non atterrò al sicuro vicino ai suoi fratelli.

“ce l’abbiamo fatta papà! Avevi ragione, ho volato, ho volato!”

Roy si girò cercando il suo amato papà, ma lui non c’era .

“Papà?”

L’aquila reale stava ritornando in volo verso il suo nido, con il colibrì stretto fra i suoi artigli.

I tre piccoli piansero amaramente.

Avevano fatto una cosa sciocca, che era costata cara a chi li amava di più al mondo.

ma d’improvviso il cielo si dipinse di verde, il verde speranza di milioni di colibrì che gremivano il terso cielo.

Volavano in alto, fra di loro scorsero il loro papà…..

Increduli Alice, Silas e Roy si asciugarono gli occhi volando verso il padre, ci fu un lunghissimo gioioso abbraccio aereo. Da quel giorno non si presero più gioco uno dell’altro e vissero per sempre  felici e contenti.

A cura di Veronica Sciacca

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1 commento

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