Storia del quiz televisivo

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a cura di Giuseppe Evola e Stefania Magrì (Logopedista)

Il quiz nasce in America verso la seconda metà degli anni Quaranta e successivamente invade altri Paesi, tra cui l’Italia, dove però ha subito profondi adattamenti, a causa anche di alcuni cambiamenti che si sono verificati nel linguaggio stesso della televisione. Il giovedì era sempre dedicato al quiz, il sabato al varietà, ed ogni spettacolo aveva delle caratteristiche ben precise.

Dal quiz musicale al telequiz, da quello a coppie a quello all’interno di un altro spettacolo. Da “Lascia o Raddoppia?”, il primo vero quiz grazie al quale l’Italia ha iniziato a parlare la stessa lingua dalle Alpi a Lampedusa, ai recenti “L’eredità”, “Chi vuole essere milionario?” e “Affari tuoi”, il quiz si è arricchito nel tempo di una serie di elementi di contorno, che hanno contribuito alla sua spettacolarizzazione: la presenza delle vallette, l’enfasi sulle particolarità dei concorrenti, la personalizzazione del programma attraverso la figura del conduttore, la presenza dei padrini e di ospiti illustri, l’introduzione tra una prova e l’altra di domande appoggiate a filmati, canzoni e numeri di spettacolo”.

Il primo quiz della storia nasce alla radio

Il 9 maggio 1936 l’emittente radiofonica statunitense Cbs trasmette quello che è considerato il primo programma quiz a premi della storia: “Professor Quiz”. I concorrenti ponevano una domanda al Professor Quiz,imagesuyy alias Craig Earl, pseudonimo di Arthur E. Baird. Se questi non sapeva rispondere vincevano 25 dollari d’argento.

Nel 1955/1956, Mike Bongiorno, presentò alla radio il primo programma a quiz “Il motivo in maschera”.   Gli ascoltatori, estratti a sorte, erano chiamati a scoprire il motivo “mascherato”. Il primo motivo in maschera, Firenze Sogna, fu scoperto dopo parecchi mesi, e la vincita, in gettoni d’oro, fu abbastanza sostanziosa.

 

Il primo quiz viene trasmesso in TV nel 1955, condotto dal grande Mario Riva.

Duecento al secondo, primo gioco a premi proposto dalla televisione italiana fu messo in onda sul Programma Nazionale alle 21.15 della domenica sera, dal 19 giugno al 18 settembre 1955 per 15 puntate. L’idea originale fu presa dal format americano del programma Beat the Clock. Ideato da Garinei e Giovannini, fu trasmess361376o dal Teatro Lirico di Milano. I concorrenti erano sottoposti a varie domande alle quali dovevano rispondere entro un certo numero di secondi, i giocatori che non rispondevano alle domande venivano sottoposti a penitenze, le vittime delle penitenze ricevevano però per la loro prestazione la somma di 200 lire per ogni secondo che trascorrevano davanti alle telecamere. Il concorrente poteva ritirarsi in ogni momento e aggiudicarsi la cifra capitalizzata fino ad allora; se invece interveniva “l’imprevisto” (affidato al telecronista esterno), il concorrente perdeva la somma accumulata, che veniva devoluta in beneficenza.

Il programma fu sospeso il 22 settembre 1955 dopo una polemica parlamentare scaturita dalle penitenze messe in atto nel gioco. A indignare, tra le altre cose, fu il vedere un uomo anziano, un padre di famiglia, mettersi carponi e abbaiare, imitando un cane, è cosa che non solo non fa ridere ma che suscita un senso di viva indignazione. Indignazione verso coloro che, speculando appunto sul disagio economico di certa gente, comprando la dignità di qualche operaio o di qualche statale per allestire spettacoli che rivelano soltanto la volgarità d’animo dei loro ideatori.

Nel 1956 condotto da Mike Bongiorno, viene trasmesso “Lascia o raddoppia?” uno dei più famosi programmi televisivi a quiz della Rai.

Ma di questo quiz vi parlerò la prossima volta!

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