Piccolo diario delle idee parte 2

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A cura di Elsa Lazzarini

L’idea di un mondo felice ci sembra un’utopia, eppure il seme della felicità sta nel profondo del nostro cuore. Potrete replicare che c’è troppo dolore nel mondo, che basta sintonizzarsi su un qualsiasi Tg per esserne sopraffatti. Dobbiamo essere consapevoli che quelle notizie fanno share e invece le buone notizie sono annotate alla fine, con poche parole e senza tanto risalto. Bisogna avere un orecchio attento perché difficilmente saranno ripetute. Non destano l’attenzione. Le masse vivono con la logica che il mondo è perso e chi non ha lo stesso punto di vista, è automaticamente un nemico e pertanto va eliminato. Così si è sempre in guerra, con se stessi, con gli altri e con Dio. Se solo si riflettesse …  Ma quando arriva quel momento nella vita in cui distogliamo lo sguardo dal mondo esterno per rivolgerlo all’interno, nel nostro mondo interiore, attraverso l’osservazione di sé, molte sorprese vengono a galla.

Ricordo un detto, che mi colpì particolarmente, che dice: < Il mondo è come uno specchio, se sorridi ti sorride, ma se lo guardi arcigno e diffidente, allo stesso modo guarderà te >. E fateci caso, se non è vero. Se teniamo in conto che ogni persona è unica e irripetibile, compresi i gemelli, possiamo certamente incontrare delle similarità ma mai fotocopie.

La scuola ci conduce fino alla maggiore età, ci imbottisce di storie e di nozioni, ci aiuta ad esplorare il mondo fisico, ma con ciò l’educazione non finisce. L’educazione dura tutta la vita, perché, di fatto, non si smette mai di imparare. Specialmente ai nostri giorni, in cui siamo entrati nell’Era dell’informazione in tempo reale e costretti alla comunicazione, il cui combustibile è la conoscenza e la capacità di creare relazioni umane corrette.

Scoprire cose nuove è stimolante e divertente, l’esplorazione ci può rendere felici. La Vita è movimento, e tutto ciò che vive vibra. Tempo presente. La parola < presente > è sinonimo di < dono >. L’unico tempo che abbiamo è il presente, poiché il passato non c’è più e il futuro non c’è ancora. Di conseguenza, ognuno di noi ha il dovere di vivere bene < il presente > ed essere un dono per l’altro con cui si relaziona. Questo si può sintetizzare con tre azioni: < Amare, confortare e rendersi utili >.

Chi ama è felice, e dice di sé < Io sono innamorato > ossia che la sua coscienza vibra nella frequenza dell’Amore. Ci sono molti gradi di Amore e, se non si ha l’esigenza di essere ricambiati, si è già sulla buona via. D’altra parte, se consideriamo che il primo Comandamento dice: < Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente,  con tutta la tua Anima e ama il prossimo tuo come ami te stesso > e che è la sintesi di tutto ciò che l’uomo deve fare per essere in grazia di Dio. Chi ama sé stesso è attento a ciò che mangia, all’acqua che beve e alle medicine che ingoia, ai sentimenti che alberga, alle emozioni che prova e soprattutto ai pensieri che entrano ed escono dalla sua mente. In una parola si prende cura di sé. Il vero Amore è incondizionato perché espressione dell’Anima, è un’onda che viaggia nello spazio e < aiuta là dove la mano arriva e dove il pensiero vola >.

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