Viaggio a Medjugorje

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A cura di: Tagliata Gaetano e Sudano Marina ( logopedista)

medjugorje

Da quando sono stato male, ho sentito il bisogno di avvicinarmi a Dio e per questo ho iniziato a frequentare la Chiesa e sono entrato a far parte di un gruppo parrocchiale in cui ho trovato l’amicizia di diverse persone.

Con loro ho deciso di fare un viaggio a Medugorie, perché volevo vedere questa nuova realtà che per me era ancora sconosciuta.

Sapevo che sarebbe stato un viaggio molto importante e ho avuto un’ulteriore conferma di ciò quando sono arrivato all’aeroporto di Spalato. In quel momento ho sentito un brivido in tutto il corpo.. è una cosa che non so spiegare.. credo proprio che la Madonna voleva che io andassi a trovarla.

Non mi sentivo un turista ma un pellegrino in cerca della parola di Maria.

Passavamo gran parte della giornata nella Chiesa Parrocchiale di Medugorje per pregare e per confessarci. In questa Chiesa la messa viene riprodotta in 150 lingue e ci sono fedeli che arrivano da ogni parte del mondo. Dopo la messa era possibile visitare tutta la Chiesa dove ci sono tante statue che rappresentano Gesù e la Madonna.

C’è anche la statua di uno dei frati francescani che per primo si trovò in questo posto meraviglioso. Si dice che, durante la guerra dei Balcani, questo frate era stato trasferito in un’altra città ma lui non voleva andar via. Allora chiese aiuto alla Madonna che lo accontentò facendolo morire, affinchè lui potesse restare per sempre in quel posto.

Un momento molto importante di quel viaggio è stato anche l’incontro con un ex giocatore di una squadra slava di basket a cui, all’età di 20 anni, avevano diagnosticato un tumore alla gamba. Dopo aver fatto tutti gli accertamenti gli hanno dovuto amputare la gamba. Purtroppo dopo un anno la malattia si è ripresentata e lui, allora, si affidò alla Madonna e chiese il suo aiuto. Quando ritornò in ospedale i medici gli dissero che doveva operarsi di nuovo ma lui non volle. Preferiva vivere gli ultimi anni della sua vita in serenità e non voleva più soffrire. Successivamente, quando ritornò nella sua città, incontrò una veggente che gli disse di non andare più in ospedale perché la Madonna aveva già pensato a lui. Effettivamente la malattia era scomparsa e lui era guarito. Oggi ha 53 anni e vive serenamente la sua vita con la sua famiglia.

Io non sono andato lì per assistere ad un miracolo ma solo per vedere le persone che realmente raccontano il loro vissuto con la presenza di Maria.

Questa esperienza mi ha fatto capire che devo convivere con i miei disagi e la mia sofferenza.

So perfettamente che ci sono persone che stanno peggio di me e quindi io devo reagire perché la vita è bella e devo affrontare la mia sofferenza con serenità e accogliere tutto quello che la vita mi può offrire.

Dio ha scritto che la mia vita doveva essere così e io lo accetto.

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